Latitante arrestato, era a Sala Consilina da 3 mesi. Caccia a fiancheggiatori.

Si continua ad indagare a Sala Consilina dopo l’arresto del killer latitante della ‘ndrangheta Luigi Galizia. Ci sono diversi punti da chiarire. Il 42enne si era rintanato nel centro storico di Sala Consilina da circa tre mesi. Metà dei suoi giorni da latitante li ha trascorsi lì, senza mai uscire di casa,con un aspetto diverso, a quanto si apprende dai giornali,capelli rasati e barba incolta, e con a disposizione due telefoni cellulari intestati a persone fidate  con cui comunicava con il mondo esterno. Gli inquirenti sono a caccia dei fiancheggiatori, chi ha potuto indirizzarlo a Sala Consilina, contattare il proprietario di quell’appartamento, che a quanto pare non conosceva l’identità del suo ospite, per ottenere l’affitto in nero, chi gli ha procurato  da mangiare in tutti questi mesi. Su tutto c’è l’ombra di quella vicinanza della ‘ndrangheta calabrese al Vallo di Diano già emersa in diverse operazioni e confermata nelle relazioni semestrali dell’Antimafia. Luigi Galizia, condannato all’ergastolo per il duplice omicidio della madre e della sorella di Francesco Attanasio, l’agente immobiliare che uccise il fratello, Damiano Galizia, si era reso irreperibile appena prima che la sentenza divenisse definitiva. A dare la certezza che negli ultimi tre mesi dei sei di latitanza fosse nascosto a Sala Consilina, proprio in quell’abitazione dove si sospettava, i movimenti della compagna che dalla Calabria sarebbe andata a trovarlo. ora si trova in carcere a Salerno ma per i Carabinieri di Sala Consilina e il Nucleo Operativo agli ordini del capitano Martino Galgano che lo ha stanato alle 4 di domenica mattina il lavoro non è ancora finito. Va chiarito l’intero quadro  che si cela dietro la presenza di Galizia a Sala Consilina.