Sapri. Rissa al porto, ancora nessun indagato. L’opposizione : ” Gestione poco trasparente dello scalo e del carro ponte “.

Ancora nessun provvedimento giudiziari per la rissa nel porto di Sapri. La Procura della Repubblica di Lagonegro sta passando al vaglio le testimonianze e il materiale video acquisti nel corso dei primi giorni di indagini, che sembrano destinate a durare ancora a lungo. Tra le cose più importanti da verificare e se, come affermano alcuni dei feriti, ad infuocare la lite tra concessionari, sia stato l’arrivo sul posto di una persona armato di arnesi in metallo, che avrebbe utilizzato. E mentre la giustizia fa il suo percorso la politica locale torna a chiedere regole chiare all’interno dello scalo. Per tutti e quattro i consiglieri d’opposizione quanto accaduto è figlia, dell’ assenza di direttive trasparenti. Di qui la richiesta di una seduta ad hoc del consiglio comunale. I consiglieri Nicodemo Giudice ed Emanuele Vita richiamano l’attenzione su alcuni punti che hanno interessato negli ultimi tempi la gestione dello scalo da parte del comune . <<  La sollecitudine dell’ente nel cercare di revocare la concessione del carro ponte e dell’area annessa – dicono –  poteva essere meglio esercitata anche in uno sforzo di generale e utile miglioramento e gestione degli spazi. Apprendiamo che una parte è temporaneamente destinata all’alaggio, pare con una fruizione quotidiana che termina alle ore 19, ci chiediamo se qualcuno è preposto a tale verifica . I ripetuti tentativi di gare miseramente fallite – aggiungono – hanno ulteriormente aggravato lo stato delle cose, in una situazione che della precarietà ha fatto la regola >>. Giudice e Vita, oltre ad una seduta di consiglio, chiedono all’amministrazione Gentile  di fornire una spiegazione scritta circa la disciplina dell’area portuale allo stato attuale al fine di chiarire la posizione dell’Ente “ in una situazione – concludono – che ha danneggiato e danneggia l’immagine turistica, non solo della ns. Città “.