
Laurito e Pollica si tendono la mano in un progetto intercomunale basato sulla valorizzazione dei prodotti locali e nello specifico delle castagne e delle alici. Mare e entroterra cercano di mettere in comune le loro risorse, in un periodo anche morto dell’anno, per dare respiro e prospettiva alle comunità, creando le basi per commercializzare i prodotti e promuovere il territorio. Sabato a Laurito con CastaniCultura, un convegno con successiva degustazione in piazza, è andato in scena il gemellaggio partito da Pollica e pronto ad abbracciare altre comunità. L’obiettivo è arrivare a far conoscere e identificare il territorio con alcune produzioni d’eccellenza, in modo da ambire a circuiti più ampi, e provare a piazzarle sul mercato per individuare un percorso di prospettiva delle comunità contro il rpgoressivo spopolamento. Aspetto importante del progetto è il coinvolgimento delle associazioni, delle pro loco e delle comunità dei due territori. Da una parte Viculi e Viculieddi di Pollica dall’altra la Cooperativa Utria di Laurito che, già forte della sperimentazione sul fronte olivicolo, punta ad aprire questo nuovo capitolo dedicato alle castagne. Durante il convegno, a fondare su basi scientifiche questo gemellaggio tra comunità è stata la nutrizionista Marianna Rizzo che ha individuato aspetti comuni tra le castagne e le alici. La serata si è poi conclusa in piazza con la degustazione pratica delle bontà: le alici ‘mbuttunate di Pollica si sono sposate con i minghierieddi di Laurito, fusilli a base di farina di castagne che potrebbero diventare un’occasione per la piccola comunità ricca di eccellenze . Ora il progetto che già da parte di Pollica abbraccia anche i Comuni di San Mauro e Stella Cilento, punta ad ampliarsi, da parte di Laurito, verso Montano Antilia con i suoi fagioli o altre comunità interessate. E forse da qui Laurito si avvierà verso l’ingresso nel circuito delle città Slow che annovera già Pollica. “Siamo interessati- ha detto il sindaco Vincenzo Speranza- e stiamo avviando le procedure. Non sarà facile perché è necessario aderire ad una settantina di parametri stringenti. Ma la sfida è avvincente e potrà creare nuove opportunità”.
Daria Scarpitta