Cilento-Diano, atto aziendale. I sindaci chiedono modifiche per l’ospedale di Vallo e Polla.

Conservare l’esistente, potenziare i servizi dove possibile, rispondere alle esigenze del territorio. Con questo spirito i sindaci del Vallo di Diano, da una parte, e quelli del Cilento, dall’altra si sono riuniti, ciascun gruppo nell’ambito dei propri distretti sanitari,  e hanno redatto dei documenti con la proposte di modifica all’atto aziendale licenziato dall’Asl di Salerno al fine di tutelare i propri ospedali, Polla per gli uni e Vallo-Agropoli-Roccadaspide per gli altri.  Le soddisfazioni dopo la lettura del piano ospedaliero infatti sono state solo parziali e dunque subito è arrivata l’azione correttiva. I sindaci del Vallo di Diano con il sostegno dei consiglieri regionali Corrado Matera e Tommaso Pellegrino hanno firmato una proposta in cui viene in particolare richiesto di ripristinare come struttura Complessa il reparto di Geriatria, declassato a semplice, e anche quello di Oculistica, fiore all’occhiello del Curto; di  potenziare, trasformando in complessa anche la Pediatria con un’attenzione particolare alla Neonatologia visto il vistoso aumento dei parti e di attribuire  dei posti letto alla riabilitazione post-operatoria. Nel documento si fa anche riferimento alla necessità di intervento sul personale carente e ad un aumento dei Dirigenti  al Distretto Sanitario. I sindaci invece del Cilento, riuniti attorno al presidente della Conferenza dei sindaci del Distretto 70 Aldo Luongo hanno licenziato un altro documento nel quale chiedono che l’ospedale di Agropoli, nell’atto aziendale destinato alla riabilitazione, conservi il punto di primo soccorso e il laboratorio di analisi, chiesto anche per Roccadaspide e che il san Luca di Vallo conservi come unità complesse sia la Neuroradiologia sia la Chirurgia Vascolare, declassate a semplici. Ma i primi cittadini hanno chiesto soprattutto attenzione per l’area sud di Salerno, un tempo Asl a sé, e uguaglianza di trattamento. In particolare sulla stroke unit classificata  come primo livello a Vallo  con la necessità dunque di trasferire i pazienti a Nocera dove è di secondo livello, nonostante entrambi i presidi siano Dea di primo livello. Dal Cilento è arrivata anche una richiesta di incontro al Direttore generale Sosto per confrontarsi su queste criticità.