Sapri, elogio all’ospedale e al primario Meucci. La lettera di un paziente ex “rivoltoso”.

Nel 1979 fu tra quelli che scesero sui binari a bloccare la circolazione ferroviaria ottenendo l’apertura dell’ospedale di Sapri. Oggi, operato in quello stesso nosocomio, trova conferma della bontà dell’azione compiuta e  scrive al Primario del Reparto di Chirurgia del presidio, il dott. Luigi Meucci per esprimere la sua gratitudine per l’assistenza ricevuta.  E’ quanto accaduto ad un 75enne della zona  che si è trovato a dove ricorrere alle cure del reparto, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. “ Essere stato ospite nel Reparto da Lei diretto – scrive il paziente al dott. Meucci – sapendo di essere aiutato con comprensione e capacità, ha reso la degenza incoraggiante e vorrei ringraziare Lei e i suoi collaboratori per avermi assistito  con umanità e professionalità”. Inevitabile che la memoria sia riandata a quella calda giornata estiva del 1979, quando appena 28enne sfilò per l’ospedale tra le vie di Sapri dove  porte e saracinesche erano tutte chiuse o abbassate e alla vista di un’auto in transito che suonando il clacson faceva un pronto soccorso in direzione di Maratea si unì a quanti bloccando la ferrovia , divisero l’Italia in due e ottennero l’apertura dell’ospedale. “  Essere stato uno dei molti rivoltosi del 28 luglio 1979 – conclude  nella sua lettera di ringraziamento – oggi mi ha reso orgoglioso e non importa se, per due volte, mi son dovuto recare presso i Carabinieri di Sapri per giustificare la mia presenza sulla ferrovia. N’è valsa la pena !!!”.