Un progetto per dire no alla corruzione nella patria del celebre poliziotto italo-americano Joe Petrosino. E’ stato presentato martedì presso il Liceo Pisacane di Padula. Si intitola “Prevenzione della corruzione-testimonianze- da Joe Petrosino ai giorni nostri” ed è una tappa del percorso, a favore della legalità e della sensibilizzazione degli studenti e della popolazione su questo tema, che la città di Padula da sempre porta avanti. Nato da un protocollo d’intesa tra il Comune, la Prefettura di Salerno e il Liceo Pisacane, si svilupperà attraverso una serie di incontri sulla corruzione e le tematiche connesse. Si partirà già lunedì, quando ospite sarà la senatrice Angelica Saggese. Il 16 dicembre invece ci sarà un interessante confronto con il testimone di giustizia Ignazio Cutrò perché, come ribadito nella presentazione di martedì, i giovani hanno bisogno di testimonianze ed esempi forti che spingano alla legalità. Altri 3 incontri saranno invece organizzati e gestiti da Libera, l’associazione che è entrata quest’anno nel progetto, una novità rispetto alla prima edizione. Verrà, poi, dato spazio anche alle figure dei segretari comunali in un convegno in cui le attenzioni saranno puntate sul tema della trasparenza. Il tutto si concluderà, infine, ad aprile nella Casa-Museo di Joe Petrosino con la Giornata della Libertà. Il progetto, che era già stato presentato nelle scorse settimane a Washington presso l’Ambasciata italiana per rinsaldare quel filo che lega la comunità padulese a quella americana in nome di Petrosino, è stato esplicato ieri nei suoi contenuti da Francesco Cardiello, referente del progetto e segretario del Comune di Padula. A sottolineare l’intesa alla base dell’iniziativa e i valori di indirizzo che l’hanno ispirata, il sindaco di Padula Paolo Imparato, l’assessore alla Cultura , Filomena Chiappardo e la dirigente del Liceo Pisacane, Liliana Ferzola, che ha ribadito il ruolo attivo che devono avere i giovani nella vita sociale. Presenti all’incontro anche il Procuratore di Lagonegro, Vittorio Russo, che ha messo in evidenza quanto oggi sia importante l’attività preventiva più che quella repressiva nel contrasto alla corruzione, e il responsabile del settore beni confiscati di Libera , Riccardo Christian Falcone, il cui intervento anti-corruzione è stato intenso. Del resto, la sua presenza a Padula, lì dove si trova uno dei beni confiscati alla criminalità organizzata in provincia di Salerno, è stato anche un preludio a quel percorso di riappropriazione dello stesso da parte della comunità padulese, che al momento è ancora nelle fasi iniziali.
Daria Scarpitta