“Grazie di cuore, ma restituiamo tutto”. Annuncia così su Facebook il papà del giovane 22enne saprese, vittima di un incidente sul lavoro lo scorso 16 maggio, la chiusura della raccolta fondi aperta soltanto qualche giorno fa per aiutare il ragazzo ad affrontare il suo percorso di cure. Antonio ha infatti perso la mano sinistra, rimasta incastrata in un tritacarne mentre lavorava in una macelleria della Città della Spigolatrice, e si trova ora davanti a un lungo e complicato cammino che lo porterà all’impianto di una protesi.
Purtroppo, la solidarietà ha lasciato spazio anche alle malelingue, “sono arrivate critiche” spiega il papà di Antonio “e dei dubbi sulla nostra buona fede. Nonostante la nostra coscienza sia serena, non vogliamo che nemmeno per un secondo si pensi che abbiamo approfittato della generosità di qualcuno”.
Da qui la decisione di fermare la raccolta fondi e di restituire tutte le donazioni ricevute, nonostante nei commenti al post, non sono mancati messaggi di affetto e vicinanza per quanto accaduto e subìto. “Vi ringraziamo con il cuore in mano” conclude il papà del 22enne “Il vostro affetto è stato il dono più grande”.