Restano avvolte nel mistero le condizioni di salute del piccolo Pietro, ricoverato al Santobono di Napoli e le esito delle indagini della Procura di Lagonegro per individuare chi o che cosa è responsabile delle lesioni cerebrali e delle fratture riscontrate sul corpo del bimbo di 9 mesi di Villammare. Trattandosi di un caso molto delicato, all’attenzione nazionale, sono necessarie prove che confermino ulteriormente la ricostruzione dei fatti elaborata dagli inquirenti da giovedì scorso, quando il bimbo è giunto in coma al pronto soccorso di Sapri. Intanto da oggi la mamma del piccolo ha perso la potestà genitoriale nei confronti non solo di Pietro ma anche dell’altro figlioletto di quattro anni. Alla donna gli è stato imposto, dal trinunale dei minori di Potenza, anche il divieto di avvicinamento ad entrambi i figli. Questa mattina sono intervenuti i servizi sociali per prelevare il figlio più grande dai nonni paterni che si stavano prendendo cura di lui in questo particolare momento. Un provvedimento che non avrebbe alcun legame con l’inchiesta in corso. Evidentemente nel corso degli accertamenti sono emersi elementi da rendere necessario un intervento a tutela dei due minori.
Nella giornata di ieri presso la stazione dei carabinieri di Vibonati si sono tenuti una serie di interrogatori iniziati la mattina e terminati intorno alle 19. Sono stati ascoltati alcune persone informate dei fatti, anche la nonna paterna e pare anche il nuovo compagno e convivente della madre di Pietro. Anche quest’ultima è stata sentita, sarebbe stata lei a chiedere di essere riascoltata, e questa volta avrebbe risposto alle domande del sostituto procuratore Grippo, che conduce l’indagine. Non si sa cosa abbia riferito ma certamente ha dovuto fare chiarezza su ciò che è accaduto tra le 12,30 circa, ora in cui ha preso l’altro figlio all’asilo a Sapri e le 13,15 quando, insieme al convivente, è tornata nella città della Spigolatrice per il ricovero del figlio più piccolo in fin di vita. Pare non ci siano dubbi che Pietro l’aveva lasciato a casa con il suo nuovo compagno, che non è suo padre. I due vivono in affitto al primo piano di una villetta al civico 41 di via del Mare presso il villaggio Le Ginestre, è lì che il bimbo, si trovava prima della corsa in ospedale.La donna non ha la patente e per spostarsi da Villammare a Sapri e viceversa, circa 5 km, usa una bici elettrica o cammina a piedi spingendo anche un passeggino, quando ha con se i suoi figlioletti. Quel giorno potrebbe aver usato la bici, ma quando è rientrata a casa dall’asilo, Pietro era già ferito gravemente? Oppure è successo qualcosa all’interno della casa appena dopo il suo ingresso che ha causato le gravi fratture sul corpo del bimbo ? Per il bimbo il parroco di Vibonati ha previsto per oggi alle 19 una santa messa.