Stanno arrivando man mano i risultati dell’ultimo screening compiuto alla fine di giugno nei paesi ex zona rossa del Vallo di Diano. Tutti negativi i tamponi nasofaringei che sono stati effettuati, 3250 in tutto, tra Sala Consilina, Atena Lucana, Caggiano e Polla. Ora si attende di conoscere l’esito dei test sierologici che questa volta, oltre a misurare igm e igg valuteranno anche un nuovo parametro l’iga che stabilisce se eventualmente si è entrati in contatto con il virus nell’ultima settimana. Insomma un’analisi ancora più precisa e circoscritta che avrà il merito di dare delle indicazioni sia pure in percentuale, visto che si tratta di un piccolo numero di persone esaminate sul totale, sulla diffusione e circolazione del virus in questi mesi e sull’eventuale esistenza di asintomatici, in modo da poter verificarne più precisamente l’incidenza nel Vallo di Diano. Intanto prosegue anche la vicenda relativa alla casa di riposo di Padula. Anche il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata dalla ptoprietà delle struttura per anziani nei confronti dell’ordinanza del Consorzio Sociale che ne revocava l’autorizzazione all’esercizio per a presenza al suo interno di un numero di persone superiore al consentito. I titolari della san pIo avrebbero giustificato le maggiori presenze cone l richieste dei familiari di garantire l’assistenza e l’ospitalità nel periodo del covid, ma il tar prima e ora il consiglio di stato non hanno concesso la sospensiva. I giudici di palazzo Spada hanno ritenuto che proprio per l’emergenza sanitaria la san pio avrebbe dovuto ancora di più rispettate i numeri previsti per evitare affollamenti. La struttura dunque che è stata condannata al pagamento di 1500 euro di spese di giudizio, resta per il momento chiusa.
Daria Scarpitta