“ Don Vincenzo non si rassegna a mollare l’osso ed è inutile che minaccia ricorso “ . Il senatore di Vallo della Lucania Franco Castiello torna ad attaccare il Governatore De Luca sulla sua incompatibilità con la carica di commissario regionale della sanità. Questa volta il parlamentare pentastellato prova ad intimorirlo informandolo che “ il Ministro della salute sta provvedendo a ricostruire la struttura commissariale con la nomina di un commissario e due sub commissari nel rispetto della legge approvata il 18 dicembre scorso “ . Un braccio di ferro che va avanti e con forza dal novembre scorso quando la Corte Costituzionale con una sua sentenza ha precisato che “ la stessa Corte non poteva esimersi dal rilevare l’anomalia di un commissariamento delal sanità regionale protratto per oltre un decennio, senza che l’obiettivo del risanamento finanziario sia stato raggiunto” . A questa sentenza è poi seguita la legge nazionale che nel disporre l’incompatibilità di De Luca per conflitto di interessi ha fissato il fondamentale criterio che i commissari devono dotarsi, oltre che, del requisito di onorabilità, del requisito della specifica professionalità nella materia sanitaria. Secondo quanto riferisce Castiello il ministro presto procederà alla nomina del sostituto ma Vincenzo De Luca ha già fatto sapere che quando questo avverrà lui presenterà ricorso alla Corte Costituzionale . “ Don Vincenzo – afferma Castiello – vorrebbe che l’Alta Corte abrogasse la norma per consentirgli di continuare a spadroneggiare come governatore della regione e insieme commissario alla sanità, insomma commissario di se stesso” . Sotto attacco il bilancio nero della sanità campana “ il mancato raggiungimento del punteggio minimo di 160 fissato dal Ministero – spiega Castiello – rende la gestione De Luca inadempiente . Negativo – dice – soprattutto il bilancio nell’assistenza ai disabili e nella prevenzione delle malattie oncologiche , in Campania si registrano 27 mila nuovi casi di tumore “. Un braccio di ferro politico destinato a diventare infuocato
Antonietta Nicodemo