In data odierna, la Polizia di Stato di Salerno, attraverso investigatori della locale Squadra Mobile, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di una somma di 787 mila euro, emesso dal GIP presso il Tribunale di Salerno nell’ambito di una indagine nei confronti di pubblici ufficiali, attuali ed ex amministratori del Comune di Valva (SA) e di un imprenditore, indagati, a vario titolo, per i reati di falso ideologico, turbata libertà degli incanti e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico. Il provvedimento di sequestro è stato emesso nei confronti dell’imprenditore, legale rappresentante della FGA srl, nei cui confronti si ipotizza, in concorso con i pubblici funzionari, il reato di truffa aggravata in danno dell ‘Ente.
Il predetto provvedimento trae origine dalle indagini avviate a seguito della denuncia sporta, il 2 novembre 2023, dal Sindaco del Comune di Valva (SA), in merito ad una serie di illeciti concernenti l’esecuzione di un ingente appalto finalizzato alla “sistemazione idrogeologica” del territorio in località San Abbondio, affidato con procedura ad evidenza pubblica dalla precedente amministrazione.
Sulla base degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari e da sottoporre al vaglio dibattimentale, sono state formulate nei riguardi dell’ex Sindaco, dell’ex Vice Sindaco e di un ex assessore del menzionato Comune, le contestazioni di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, poiché, in concorso tra loro e unitamente all’amministratore della società aggiudicataria dell’appalto, quale istigatore, durante l’esecuzione delle opere, avevano attestato falsamente l’insorgenza dei presupposti per la redazione di perizie di variante al progetto iniziale, nonché l’avvenuta conclusione dei lavori oggetto dell’appalto.
Inoltre, ulteriori ipotesi di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale nonché di truffa ai danni di un Ente pubblico sono state ritenute sussistenti, a vario titolo, nei confronti del citato imprenditore, del R.U.P., del supporto al R.U.P., del Direttore dei Lavori e del collaudatore statico, poiché i predetti, a fronte dell’esecuzione parziale e difforme degli interventi previsti, avevano falsamente certificato e attestato la regolare esecuzione dei lavori (anche di categoria specialistica) e il collaudo statico delle opere, producendo falsi certificati e falsi verbali di esecuzione dei sopralluoghi, consentendo, peraltro, alla F.G.A. S.r.l, da un lato, di incassare indebitamente le somme contemplate dai vari stati di avanzamento dei lavori, pari a 787 mila euro, e, dall’altro, di acquisire illegittimamente la classificazione per l’esecuzione di lavori di categoria “super specialistica”, inducendo, peraltro, in errore la Società Organismo di Attestazione “ImpreSoa S.p.A.”, competente per il rilascio dell ‘ attestazione in argomento.
Nei confronti del predetto imprenditore sono state contestate, altresì, ulteriori ipotesi di turbata libertà degli incanti in relazione alla aggiudicazione illecita, con le medesime modalità, di successive
procedure di gara ad evidenza pubblica, aventi ad oggetto analoghi lavori di “sistemazione idrogeologica”, bandite, rispettivamente, dal Comune di Ottati (SA), per un importo di euro 683.751,62, dal Comune di Casaletto Spartano (SA), per un importo di euro 468.057,71, e dal Comune di Padula (SA), per un importo di euro 411.166,65.
In proposito, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno, investito da questa Procura attraverso una specifica richiesta di applicazione di misure cautelari reali e personali, condividendo parzialmente l’impianto accusatorio prospettato, ha ritenuto il giudizio di gravità indiziaria limitato esclusivamente alle provvisorie contestazioni di falsità ideologia in atti pubblici e truffa aggravata, concernenti le descritte false attestazioni e condotte lesive del patrimonio pubblico, attribuite, a vario titolo, al menzionato imprenditore, al R.U.P., al supporto al R.U.P., al Direttore dei Lavori e al collaudatore statico.
Inoltre, il Giudice, pur non ritenendo sussistenti nei riguardi di questi ultimi le prospettate esigenze cautelari personali, ha disposto il sequestro preventivo della somma 787 mila euro nella disponibilità della F.G.A. S.r.l, ovvero, per equivalente, dei beni di cui l’imprenditore abbia la disponibilità, fino alla concorrenza del predetto importo, poiché ritenuta profitto del reato di truffa aggravata commessa in danno del Comune di Valva (SA).
La citata decisione del Giudice per le indagini preliminari è oggetto di impugnazione da parte di questa Procura della Repubblica sia per i profili concernenti le contestazioni non ritenute connotate dalla gravità indiziaria sia per la ritenuta assenza di esigenze cautelari personali.
Tra gli indagati Vito Falcone, ex sindaco e attuale consigliere comunale, Lorenzo Falcone, ex vicesindaco, Elio Feniello, ex assessore, Mario Antonio Cuozzo, RUP, Paolo Spagnuolo, supporto al RUP, Massimo Perrotta, direttore dei lavori, Carmine Potolicchio, collaudatore, Abate Aniello, imprenditore.
(Comunicato stampa)