Inchiesta Alfieri bis, Cascone ricorre al Riesame contro il sequestro del telefonino.

Va avanti la vicenda giudiziaria  che ha travolto il presidente della Provincia di Salerno  e sindaco di Capaccio sospeso Franco Alfieri. Anche nel secondo filone  dell’inchiesta, quello che ha portato ad indagare a piede libero 6 persone per una serie di appalti sospetti della Provincia di Salerno,  è giunto il momento del Riesame. In tre hanno presentato ricorso sulla misura che ha portato al sequestro dei loro telefonini. Sono il consigliere regionale Luca Cascone, il responsabile dei Lavori Pubblici al Comune di Capaccio Giovanni Vito Bello e il capo staff di Alfieri Andrea Campanile. I loro legali hanno contestato  la genericità con cui si è disposto il sequestro dei telefonini. Si attende il responso del Riesame. Questo secondo filone di indagini è scattato dopo quello che portato agli arresti Alfieri e si è concentrato su alcune presunte anomalie relative ai progetti della Fondavalle Calore, dell’Aversana e del sottopasso ferroviario di Capaccio-Paestum, indagando  oltre ai tre che ora hanno fatto ricorso al Riesame anche il dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Salerno Angelo Michele Lizio, dimessosi dopo la vicenda dal suo ruolo di Rup di due delle opere in questione, Nicola Aulisio, titolare della Co.Ge.A e Federica Turi, funzionaria del Comune di Capaccio. E’ atteso per oggi anche l’interrogatorio di garanzia dell’ing. Carmine Greco, funzionario tecnico di capaccio coinvolto nel primo filone dell’inchiesta Alfieri e fino ad oggi non ancora sentito dai magistrati per problemi di salute.