Capaccio-Paestum, plebiscito per Alfieri. Caramante non centra il quorum.

La vittoria di Franco Alfieri a Capaccio-Paestum ha ancora una volta rispettato  l’alone di leggenda che circonda l’avvocato e attuale presidente della Provincia di Salerno , accreditandogli una valanga di voti e un trionfo bulgaro con oltre 11mila preferenze e l’87% di voti contro il 7% dell’ex presidente del consiglio comunale , Emanuele Sica, in campo sostenuto da una civica e dal centrodestra, e il 5% di Carmine Caramante, consigliere comunale uscente che però non è riuscito a raggiungere il quorum per entrare in consiglio comunale . Non c’è stata storia . Già dopo i primi minuti di spoglio il quadro era più che chiaro. Alfieri ha inanellato un nuovo successo, l’ennesimo da quando appena 23enne venne eletto per la prima volta sindaco. Tre volte primo cittadino di Torchiara, due di Agropoli , cittadine su cui non ha mai perso l’influenza, è ora al secondo mandato a Capaccio-Paestum. E lo intraprenderà senza quasi opposizione. Il plebiscito di voti raggiunto gli ha permesso infatti di guadagnare ben 15 seggi in consiglio su 16. Ad aggiudicarseli Mariarosaria Picariello, la prima degli eletti con 1179 voti , un risultato senza precedenti per un singolo candidato a Capaccio-Paestum e poi Antonio Di Filippo, Antonella Di Filippo, Angelo Quaglia, Gianmarco Scariati, Luca Sabatella, Giovanni Cirone , Maria Rosaria Giuliano, Antonio Scariati, Pasquale Accarino , Antonio Agresti, Antonio Mastrandrea, Gianfranco Masiello, Igor Ciliberti e Angelo Merola. A comporre la minoranza solo il capolista Emanuele Sica. Tanti i big dem che sono corsi a congratularsi presso il comitato elettorale. Lavoro e disponibilità il segreto del successo secondo Alfieri.