Sant’Arsenio, rimpasto in Giunta. L’ex vicesindaco non ci sta e si dichiara indipendente.

Rimpasto in giunta al Comune di Sant’Arsenio. Dopo la crisi aperta da una lettera firmata alla fine da 9 consiglieri che chiedevano la sfiducia del vicesindaco Andrea Vricella, la riflessione del primo cittadino si è conclusa e il risultato è stata la definizione di una nuova giunta dove l’assessore Rosangela Macchia, mantiene le sue deleghe a Finanze, Personale, Pnrr e Innovazione e assume il ruolo di vicesindaco, mentre Luigi Biscotti, precedentemente Presidente del Consiglio comunale, diventa ora assessore con deleghe a Politiche Giovanili, Eventi, Decoro e manutenzione patrimonio pubblico. “Le premesse di questa decisione – ha spiegato il sindaco Donato Pica- sono in un documento politico-programmatico frutto di una lunga valutazione complessiva  e di una serie di riunioni durante le quali sono stati misurati i vari interessi in campo. Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, il rischio era la paralisi amministrativa con le possibili dimissioni di alcuni consiglieri e ho fatto prevalere l’interesse della comunità”. Non dello stesso parere l’ormai ex vicesindaco Vricella che dopo la decisione ha scritto una lunga nota , esprimendo la propria delusione per la fiducia riposta invano  nella sobrietà e nell’equilibrio  di Pica. “ Tu non medi- scrive Vricella all’indirizzo del primo cittadino- tu vuoi essere un motore immobile, un dio pagano che si lava le mani delle beghe umane e sta a guardare con la scusa  che lascia agli altri il libero arbitrio”. Vricella contesta  al sindaco  di non aver preso posizione, di non aver voluto ricomporre la frattura e di non aver richiamato i consiglieri, e si dichiara indipendente. “Non mi rassegno. Io combatto! Continuerò ad essere presente sul territorio , a trovare soluzioni e mi porrò come Andrea Vricella, senza falsità e formalità”. Nella prossima seduta di consiglio comunale verranno formalizzati il rimpasto in giunta e la nuova posizione di Vricella, a questo punto unico oppositore di un gruppo giunto alle urne senza rivali.