Alento-Montestella, dipendenti costretti a scegliere tra lavoro e politica. Il Tar sospende la disposizione.

Dipendenti  chiamati a scegliere tra lavoro e politica alla Comunità Montana Alento-Montestella  dopo le disposizioni assunte sotto la guida del presidente Michele Apolito . Il Tar di Salerno ha accolto l’istanza cautelare presentata da due dipendenti e consigliere comunali di Rutino  sul provvedimento. Il Tribunale amministrativo ha concesso la sospensiva , in attesa di arrivare al giudizio finale . Per il momento dunque provvisoriamente  le diverse delibere che avevano portato a contestare l’incompatibilità  dei dipendenti dell’ente montano non produrranno effetti  fino alla trattazione del ricorso in sede collegiale  fissata per il prossimo 5 novembre. Questa vicenda era una di quelle  che hanno destato malumori nell’ente montano e su cui si sono riaccesi i riflettori dopo che nei giorni scorsi al presidente Michele Apolito sono state recapitate due missive con messaggi minatori, di cui una contenente anche un proiettile 7.65. “Apolito da quando sei presidente della comunità montana stai dando fastidio ai politici e ai dipendenti” è scritto in uno dei biglietti, frasi che fanno pensare davvero alla disposizione al centro del ricorso giudiziario che ha finito per costringere i dipendenti eletti in qualche amministrazione a decidere se mantenere l’incarico lavorativo o quello politico. Le indagini sulle lettere minatorie stanno proseguendo nel massimo riserbo senza escludere nessun elemento e intanto proprio stamane è arrivata la decisione del giudice amministrativo. “ Adesso convocherò il consiglio per recepire questa sospensione- ha detto Apolito – ma già c’era questo intento, come avevamo espresso nella delibera, in quanto avevamo percepito la necessità di modifiche “.