Il tribunale del riesame conferma gli arresti domiciliari al sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato e libera l’imprenditore immobiliare di Acerra Antonio La Montagna. Tutti e due sono accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e dal 22 maggio scorso erano sottoposti alla misura cautelare disposta dal Gip presso il tribunale di Lagoengro nell’ambito dell’inchiesta che da due anni, e continua ancora, sta interessando la gestione comunale in materia edilizia. Gli avvocati di entrambi gli indagati avevano depositato le proprie memorie difensive nell’udienza di martedì scorso, chiedendo la revoca della misura cautelare per i rispettivi assistiti. Ieri è stata emessa la sentenza con la quale i giudici hanno rigettato l’istanza a favore del sindaco e accolta quella per il ritorno in libertà dell’imprenditore, perché non sussistono indizi così gravi da restringerlo ai domiciliari. Una misura che fin dall’inizio è stata meno restrittiva rispetto a quella di Fortunato, A La Montagna, ad esempio, non era stato proibito di comunicare con l’esterno con cellulari e Pc, mentre a Fortunato è stato vietato il contatto con l’esterno con qualsiasi apparecchio, può interagire solo con i familiari con cui convive. Per il Gip, infatti , “ è necessario impedirgli l’accesso al suo studio di progettazione e agli uffici comunali, ritenendo alto il rischio della reiterazione del reato. Fortunato è abile a strumentalizzare il ruolo del responsabile dell’ufficio tecnico comunale e del progettista formalmente incaricato dai privati” , ed è questa abilita che, secondo gli inquirenti, gli avrebbe consentito di mettere in piedi un sistema che gli consentiva di rilasciare concessioni edilizie illegittime e ottenere in cambio denaro o altri vantaggi, non solo per lui ma anche per i tecnici a lui fedeli. Il riesame si è preso quarantacinque giorni di tempo prima di depositare le motivazioni.
Fino ad allora Fortunato resta ai domiciliari per corruzione. Al centro di questo filone d’indagine una mazzetta da 100 mila euro per una presunta lottizzazione abusiva. Su di lui, però, pesa un’altra richiesta di arresto da parte della stessa Procura, in questo caso,per concussione. Si attende di sapere se questa volta la richiesta del Procura sarà accolta.