Stop al rapporto di collaborazione professionale con l’architetto Pasquale Leone e il geometra Mario Cardino . Il commissario straordinario, che regge le sorti del Comune di Ispani, con due delibere ha dichiarato l’immediata inefficacia del rapporto di collaborazione con i due professionisti, annullando tutti gli atti che la Giunta e il sindaco avevano assunto sin dal 2007 e che avevano fatto insorgere il rapporto di lavoro. I due tecnici erano stati assunti prima per un incarico specifico e temporaneo, poi alla scadenza del periodo previsto erano intervenute delle proroghe che li avevano portato di fatto a continuare il lavoro fino al maggio scorso quando il commissario ha notificato l’avvio di un procedimento nei loro confronti. Nel 2018 l’architetto aveva anche intentato causa al Comune di Ispani per ottenere le stabilizzazione e l’Ente aveva avviato quest’anno il relativo concorso, poi sospeso a causa del covid. La vicenda era venuta alla luce già a gennaio quando l’allora minoranza del Comune aveva scritto al Prefetto proprio in merito alla procedura concorsuale contestando che in qualche modo favoriva il professionista che nei 15 anni precedenti aveva maturato i requisiti richiesti dall’avviso non attraverso procedure selettive ma attraverso incarichi politici. Ora il commissario straordinario ha chiesto al revisore dei conti di esprimere un parere rispetto ai contratti di collaborazione con i due professionisti e questi ha ravvisato delle illegittimità per il fatto che siano stati attivati non da organi gestionali ma da organi politici, e siano stati prorogati sine die, senza i limiti previsti per le consulenze. Nel caso dell’architetto viene ritenuto che gli siano state attribuite, pur essendo un consulente esterno, funzioni ordinarie eludendo le procedure previste per le assunzioni. Di qui la risoluzione dei rapporti di lavoro, la trasmissione degli atti alla procura della corte dei conti per verificare eventuali profili di responsabilità erariale e la valutazione di eventuali azioni di recupero legate alla nullità degli atti. La vicenda non si è ancora conclusa. L’architetto, che ha un giudizio pendente dinanzi al Tribunale di Lavoro di Lagonegro la cui prossima udienza è stata fissata al 9 dicembre, ha sempre rivendicato di essere un lavoratore flessibile .
Tutte questioni queste legate alla amministrazione uscente del Sindaco Marilinda Martino, prima che venisse fatta decadere con una mozione di sfiducia firmata anche dall’ex suo vice Francesco Giudice, ora unico suo avversario per le elezioni amministrative di settembre