L’inchiesta Alfieri passa da Salerno a Vallo della Lucania. Si comincia da capo.

E’ passata nella mani della Procura e del Tribunale di Vallo della Lucania l’inchiesta sugli appalti della pubblica illuminazione a Capaccio Paestum che ha travolto l’ex sindaco Franco Alfieri e altre persone del suo staff, della sua famiglia e dello stesso Comune. La terza udienza del processo svoltasi presso la seconda sezione penale del Tribunale di Salerno dopo una serie di rinvii e ore di dibattito ha infine accolto l’eccezione sulla competenza territoriale che era stata sollevata dagli avvocati della difesa i quali ritenevano che tutto dovesse essere seguito dai magistrati vallesi visto che il reato principale di corruzione si era presumibilmente compiuto a Torchiara.  Il processo era rimasto in qualche modo sospeso in attesa delle motivazioni della Cassazione chiamata dagli avvocati a pronunciarsi su misure cautelari e competenza. Appena arrivate  i giudici hanno deciso il passaggio dell’inchiesta da Salerno a Vallo. Questo comporterà nell’immediato il trasferimento del fascicolo. La procura vallese , avrà 20 giorni di tempo per esaminare gli atti e stabilire se richiedere nuove o ulteriori misure cautelari. Le richieste saranno poi valutate da un giudice del Tribunale di Vallo. In pratica si riparte da capo visto che questa prima fase era stata ampiamente chiusa a Salerno con tutte le conseguenze anche politiche che aveva determinato e nonostante  il processo era già iniziato. La vicenda che ruota attorno a ad un presunto subappalto da 250.000 euro concesso dalla Dervit S.p.A. alla Alfieri Impianti è una questione delicata centrale per tutto il salernitano e oltre.