L’intelligenza artigianale come risposta all’intelligenza artificiale. E’ il messaggio arrivato questa mattina agli studenti dell’Indirizzo Moda dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Sapri da un alfiere dell’eccellenza italiana, Maurizio Marinella, imprenditore alla guida del noto marchio di cravatte partito da Napoli e arrivato in tutto il mondo. Una storia vera e di successo lunga 111 anni iniziata con il nonno di Maurizio e oggi proseguita dal figlio Alessandro che è stata raccontata ai ragazzi, diventando occasione per capire da vicino il mondo dell’imprenditoria e della sartoria di stile. Diversi gli aneddoti raccontati dalle migliaia di cravatte che Berlusconi ordinava per i suoi regali di Natale, a quelle messe al collo dei grandi di ieri e di oggi, i Kennedy, Andreotti, Mattarella, il principe Carlo, solo per dirne alcuni, e poi quel negozio a New York che Trump voleva regalare ai Marinella e venne rifiutato.
Il racconto ha evidenziato come una tradizione di famiglia sia diventata poi una passione personale adattatasi ai tempi e alle mode senza perdere la sua anima. Oggi, anche grazie ai tanti giovani entrati in azienda recentemente, Marinella si è lanciato nell’e-commerce e ha adottato politiche sostenibili e plastic free, anche se non è esente dalle difficoltà di reperire giovani cioè con la voglia di cucire a mano quelle cravatte e di portare avanti una tradizione secolare mai tramontata. I ragazzi del Da Vinci hanno poi concluso l’interessante incontro offrendo in regalo all’imprenditore un simbolo di Sapri, la Spigolatrice, con al collo una cravatta da loro realizzata.
L’intervista a Maurizio Marinella e al dirigente del Da Vinci Corrado Limongi