Processo Alfieri, oggi la prima. Sollevata incompetenza territoriale di Salerno.

Si è svolta questa mattina la prima udienza del processo per i presunti appalti pilotati che vede coinvolto il sospeso presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri  con le accuse di associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà di incanti. Alfieri accompagnato dal figlio e dall’avvocato D’Alessandro, è stato l’ultimo a d arrivare nell’aula della cittadella giudiziaria,  rispetto agli altri imputati: la sorella Elvira, il suo capo staff Andrea Campanile, l’ing. Carmine Greco e i due imprenditori  della Dervit De Rosa e D’Auria. L’udienza è durata un’ora e mezza circa durante la quale  sono state affrontate le questioni preliminari. Tra l’altro è stata ratificata la chiacchierata costituzione di parte civile del comune di Capaccio-Paestum, ed è apparso chiaro che gli imputati sceglieranno tutti il rito ordinario. Sin da subito i legali della difesa hanno sollevato  l’incompetenza territoriale della Procura di Salerno  in favore di quella di Vallo della Lucania e hanno chiesto di attendere la pronuncia della Cassazione che il prossimo  14 febbraio dovrà intervenire proprio sulla questione oltre che sui ricorsi relativi alle misure cautelari. Alfieri è ancora ai domiciliari. L’incompetenza territoriale è stata considerata senza fondamento dal pm che si è opposto in merito. I giudici si sono riservati di decidere dopo la pronuncia della Cassazione. Per questo  la seduta è stata rinviata al prossimo 20 marzo.