Inchiesta su droga e truffe a Sala Consilina. E’ attesa per il Riesame. I Terruzzi si avvalgono della facoltà di non rispondere.

Avvocati al lavoro a Sala Consilina per visionare il corposo fascicolo dell’indagine su droga, corruzione e truffe all’Inps che ha coinvolto 23 persone  di cui sei finite agli arresti. I tempi sono stretti e proprio per l’impossibilità di completare la visione di tutti gli elementi del caso il legale della famiglia Terruzzi, l’avvocato Erminio Cioffi, ha fatto sapere che i suoi assistititi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia avvenuti ieri per via telematica. Ora si attende che venga fissata la data del Riesame per presentare ricorso e tentare di ottenere la scarcerazione o una misura alternativa, tanto più che la difesa contesta in particolare proprio l’associazione a delinquere. Durante gli interrogatori di ieri l’unico a rendere delle dichiarazioni è stato l’agente delle penitenziaria Raffaele Campanella accusato di essersi fatto corrompere da Terruzzi con prodotti caseari e orologi per concedergli utilità e vantaggi. Intanto devono rispettare l’obbligo di firma impostogli  il 33enne Rosario Coppola di Padula e il 35enne Toni Chirichella di Sala Consilina, altri nomi finiti nell’inchiesta, il secondo in particolare come parte della rete di spaccio. Poi c’è il capitolo delle società fittizie create da Luigi Terruzzi attraverso prestanome per compiere truffe all’Inps sulle indennità di disoccupazione. E’ stato disposto il divieto per due anni di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese per  i rumeni Adrian Guta, 33anni e Ionut Dan Paval, 36enne domiciliato ad Atena Lucana e per i salesi Licia Nola, 34 anni, Michelina Milone, 56anni, Carmine Nola , 23 anni e Sante Ippolito, 52.Per loro non c’è ancora una data per un eventuale ascolto da parte dei magistrati.