Si torna a parlare dell’incompatibilità di Marcello Ametrano a Vallo della Lucania . E’ il locale Movimento 5 Stelle a sollevare nuovamente la questione. I grillini vallesi con in testa i consiglieri comunale Pietro Miraldi e Anellina Chirico hanno presentato presso il Tribunale di Vallo della Lucania un’azione popolare per vederci chiaro sulla presunta incompatibilità che deriverebbe dal duplice incarico rivestito da Ametrano, ancora Presidente del Cda della Yele, nonostante i numerosi annunci di voler lasciare la guida della società e al tempo stesso assessore del comune di Vallo della Lucania. La vicenda era emersa ufficialmente nel primo consiglio comunale di questa consiliatura targata Aloia quando il Movimento 5 Stelle invitò il consesso a discutere e a deliberare in merito. Ametrano decise di sospendere temporaneamente la sua posizione in seno al consiglio per presentare le controdeduzioni in cui mise in evidenza che da tempo aveva già deciso di lasciare la Yele e che già lo scorso giugno aveva trasferito tutte le sue funzioni ad altri due membri del Cda della società, l’avvocato di Alfano Anna Elena Gerardo e il commercialista di Pisciotta Sergio Di Blasi. L’amministrazione Aloia allora ritenne caduti i presupposti per l’incompatibilità e votò per il normale rientro in consiglio di Ametrano. Già allora però Miraldi non si convinse “ l’art. 16 dello statuto della Yele – spiegò- afferma chiaramente che la rappresentanza spetta al presidente e quindi prima di trasferire le funzioni andava cambiato lo statuto per rimuovere l’incompatibilità e questo non è stato fatto”. Come annunciato dunque è ricorso alla giustizia con un’azione popolare ed è già stata fissata la prima udienza in cui se ne discuterà presso il Tribunale di Vallo. Si svolgerà il prossimo 5 aprile. “ Noi del M5s- ha detto Miraldi- crediamo fortemente nell’incompatibilità e per questo motivo abbiamo fatto ricorso all’azione popolare, per risolvere una questione che dura da anni”.
Daria Scarpitta