E’ terminata pochi giorni fa la campagna di scavi archeologici nel sito lucano di Roccagloriosa, promossa dall’Università del Molise in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia. Il progetto, finanziato dal Comune guidato da Roberto Cavalieri e su autorizzazioni della Soprintendenza di Salerno e Avellino e del Ministero, ha voluto approfondire le conoscenze del pianoro sud-est, già indagato negli anni ’70: dagli ultimi scavi sono infatti emerse nuove informazioni, nonché reperti, ancora top secret, molto importanti per ricostruire la storia del sito di Roccagloriosa, un abitato databile tra il V e il III secolo a.C. che racchiude dentro di sé testimonianze della presenza lucana in territorio campano.
Gli scavi e ricerche riprenderanno nell’estate 2026 con la 3^ annualità che vedrà come sempre impegnate l’Università del Molise e della Tuscia, ma intanto il Comune continua il suo impegno per infondere nelle nuove generazioni un senso di appartenenza nei confronti della propria storia: in occasione della Giornate Archeologiche “Radici Lucane”, infatti, è stato lanciato un progetto per trasformare gli studenti delle scuole di I grado della cittadina in giovani guide del sito lucano.
Durante la due giorni, è stata anche presentata la nuova direttrice delle Raccolte Museali Archeologiche di Roccagloriosa: si tratta della prof.ssa emerita dell’Università di Alberta, Helena Fracchia, moglie del compianto prof. Maurizio Gualtieri, che per anni ha diretto le campagne di scavo archeologico nel sito di Roccagloriosa.