Dovevano ripartire da questo lunedì, per espressa disposizione dell’Asl di Salerno, i parti presso il punto nascita di Sapri, ma la vita aveva fretta di tornare a irradiare dal reparto di Ostetricia e così con un giorno di anticipo è nata Annamaria. La mamma, originaria di San Giovanni a Piro, è arrivata in ospedale in condizioni tali che non permettevano di aspettare ulteriormente e così il ginecologo Gaetano Cammarano ha provveduto ad eseguire il taglio cesareo che ha ridato il via alle nascite all’Immacolata dopo oltre un mese che nuovi vagiti non si ascoltavano tra le corsie dell’ospedale. Vista l’emergenza, in via straordinaria il dottore è stato assistito nell’intervento dal chirurgo Clelia Chiacchio. Una bella storia che ha ridato fiducia e speranza. Per domani sono già previsti altri 4 cesarei. “In questo mese di stop – ha detto il dott. Cammarano – abbiamo perso 21-22 parti. Un danno per l’ospedale e una beffa per le mamme che hanno partorito altrove. Ripartiamo da qui sperando che chi di dovere non attenda il 5 novembre per salvare il punto nascite di Sapri”. Il prossimo mese infatti ci sarà l’udienza camerale del Tar. Il futuro è ancora in bilico ma dopo settimane ha ripreso a circolare un po’ di ottimismo si intravede uno spiraglio che Governo e Regione, la cui lotta politica ha finito per travolgere il punto nascita, potrebbero trasformare, a prescindere dal Tar, in una definitiva certezza, visti anche la deroga finalmente richiesta e la legge regionale che riconosce Sapri zona disagiata.


