Sapri, ” Sventola bandiera bianca…quella della resa “. Attacco dell’opposizione alla gestione turistica e ambientale del territorio.

Anche quest’anno a Sapri a sventolare sarà  la “bandiera bianca”…quella della resa. Così il gruppo d’opposizione della città della Spigolatrice commenta la decisione del comune di non candidarsi al vessillo della Fee ritenendolo inutile per la promozione turistica e  perché punterebbe su altri riconoscimenti. A condizionare queste decisioni della maggioranza del sindaco Gentile , anche i continui divieti di balneazione, che non favoriscono l’assegnazione del vessillo.  Per i consiglieri di minoranza la resa alla bandiera blu è da attribuire all’incapacità della squadra di governo a favorire una gestione del territorio sostenibile e capace di soddisfare l’esigenze dei turisti sempre più attenti alla qualità del mare e dell’ambiente e alla ricerca di servizi capaci di garantire loro una permanenza serena nelle località scelta per le vacanze estive.  << I cittadini – spiega in una nota il gruppo d’opposizione – cercano di capire perchè non ci viene assegnato il prestigioso riconoscimento europeo, che certifica la qualità delle acque e dei servizi delle più importanti località turistiche. Una prima risposta la si può trovare nel guardare questo cumulo di spazzatura sul lungomare , raccolta il 5 maggio dai volontari e depositata lì da 10 giorni. Il sindaco, invece di preoccuparsi di farsi immortalare mentre finge di fare l’ecologista, dovrebbe scusarsi con coloro che hanno speso il loro tempo per pulire  quello che dovrebbe fare una ditta pagata con i soldi dei cittadini. Nel frattempo, il cantiere per i lavori contro l ‘erosione è stato ridotto per consentire alle confinanti strutture balneari di poter attrezzare il tratto spiaggia in concessione. E molto probabilmente il ritorno delle ruspe è servito soltanto a ridisegnare il cantiere in riva al mare e non a ultimare i lavori. Si avanti con supposizioni perché il comune non fornisce pubblicamente chiarimenti alla città