Sapri, il piano ospedaliero taglia i servizi e declassa gastroenterologia.
Con il nuovo piano ospedaliero campano l’ospedale di Sapri viene elevato a Dea di primo livello ma nello stesso tempo viene depotenziato di servizi e funzioni, contraddizioni che confermano i dubbi che da tempo serpeggiano dentro e fuori il presidio dell’Immacolata. Secondo una rapida analisi, si perdono diversi primari di reparto, come quello di ginecologia, che fra l’altro si vede ridurre anche i posti letto. La gastroenterologia, ritenuta un’eccellenza per l’intera Asl, retrocede a semplice attività ambulatoriale mentre si potenzia lo stesso servizio a Polla e Vallo della Lucania con nuovi posti letto . Per quanto riguarda l’edilizia sanitaria vengono previsti nuovi interventi al Ruggi d’Aragona di Salerno, e agli ospedali di Vallo della Lucania, Nocera inferiore, Battipaglia ed Eboli e la realizzazione di un ospedale di comunità nel presidio di Roccadaspide. Nessun lavoro previsto, invece, non solo per Sapri ma anche per Polla. L’altra beffa che viene chiaramente fuori dal piano riguarda i numeri che l’ospedale di Sapri deve raggiungere per meritarsi la promozione a Dea di primo livello. Ad esempio il 30 giugno prossimo deve dimostrare che entro la fine dell’anno riesce a registrare oltre 45 mila accessi. Che è il numero che un Dea di primo livello deve raggiungere annualmente partendo dal presupposto che è una struttura che deve servire un bacino compreso tra i 150 mila e 300 mila abitanti. Per quanto riguarda i punti nascita non c’è nulla ch conferma il loro mantenimento, oltre ad una richiesta di deroga avanzata al governo centrale. Un piano che i Sindaci dei Comuni del Golfo di Policastro pare abbiano accolto favorevolmente, nessuno di loro ad oggi ha mosso critiche. Nemmeno la conferenza dei Sindaci del Distretto Sapri-Camerota si è riunita per analizzarlo. Per gli amministratori, dunque , è un piano da promuovere.
Al silenzio dei Sindaci si contrappongono le critiche delle minoranze ” è una truffa e un inganno “.
Alla tranquillità dei Sindaci si contrappongono i dubbi di chi il piano ospedaliero l’ha letto attentamente. E’ il caso di Pietro Scaldaferri del movimento “ Sapri cambia “ è una desertificazione del patrimonio sanitario di questo territorio. Aver millantato promesse di ampliamento e di rafforzamento delle strutture, si è rivelato una. Da oggi – dice – è partita una delle più lunghe campagne elettorali che raggiungerà il culmine nel 2020 con il rinnovo del consiglio regionale. Oggi il grande imbroglio è svelato : l’ospedale di Sapri è destinato a diventare un pronto soccorso specialistico. Aver declassato da divisione a semplice ambulatorio il reparto di gastroenterologia, unico produttivo e fiore all’occhiello del nosocomio, va proprio in questa direzione. L’assordante silenzio di coloro che continuano ad elaborare strategie e a vantarsi di risultati entusiasmanti denotano lo scollamento dalla realtà. E’ chiaro che il destino dell’ospedale di Sapri è segnato “ . Gli fa eco il capogruppo dei consiglieri di minoranza Giuseppe Del Medico “ il Dea di primo livello – dice – è solo la cartina di tornasole per coprire l’inganno “ . Qualcuno ha tentato di portare Il Governatore Vincenzo De Luca a Sapri Venerdì prossimo prima del suo incontro pubblico a Sanza sul futuro del monte Cervati. Per il momento ogni tentativo è fallito.
antonietta nicodemo