Santa Marina, sindaco ai domiciliari per corruzione. La difesa chiede la revoca della misura cautelare emessa dal Gip.

Chiesta la revoca degli arresti domiciliati per il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato, ristretto nella sua abitazione dal 22 maggio,  con l’accusa di corruzione, per una presunta lottizzazione abusiva e una tangente da 100  mila euro. Gli avvocati Felice Lentini e Vincenzo Speranza hanno presentato istanza di riesame presso il Tribunale della Libertà, ai giudici dovranno dimostrare che non sussistono indizi per limitare la libertà al loro assistito. Per  il Gip, invece, è necessario impedire all’indagato l’accesso al suo studio di progettazione e agli uffici comunali,  ritenendo alto il rischio della reiterazione del reato, per gli inquirenti Fortunato è “ abile a strumentalizzare il ruolo del responsabile dell’ufficio tecnico comunale e del progettista formalmente incaricato dai privati” ,  ed è questa abilita che gli avrebbe consentito di mettere in piedi un sistema che gli consentiva di rilasciare concessioni edilizie illegittime e ottenere in cambio denaro o altri vantaggi, non solo per lui ma anche per i tecnici a lui fedeli. Sul fronte politico, resta senza riscontro la richiesta di dimissioni del primo cittadino e della sua maggioranza, avanzata dal gruppo d’opposizione . Fortunato e la sua squadra di governo restano al loro posto . E’ probabile che una  decisione in tale senso  sarà valutata dopo la sentenza del Tribunale del Riesame sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari. L’ udienza non  è stata ancora fissata.