Sala Consilina, il Comune rientra in possesso dell’albergo Villa Diana. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’Ente.

La spunta il Comune di Sala Consilina sulla lunga vertenza relativa all’albergo Villa Diana. Il Consiglio di Stato ha ritenuto legittima la determinazione del Responsabile dell’Area Tecnica comunale e la delibera di consiglio del 2020 con cui venivano sciolti quei contratti, stipulati negli anni ’30,  volti a concedere alcuni suoli demaniali per la realizzazione delle struttura alberghiera allo scopo di animare l’economia locale. Il Comune dunque torna in possesso degli immobili che potrà utilizzare a favore dell’intera collettività. Una vicenda che è andata avanti a lungo e che aveva visto il Comune soccombere in primo grado al Tar. Un giudizio ribaltato dal Consiglio di Stato sulla base del fatto che i titolari della concessione non pagavano i canoni relativi dagli anni’30 e inoltre avevano fatto una classificazione catastale diversa, quando invece  il cambio di destinazione d’uso fa venire  meno il diritto ad edificandum concesso. L’albergo aveva funzionato come tale fino agli anni ’80, poi era stato dismesso e i titolari dell’ attività avevano tentato invano di ottenere l’edificio per usucapione. Venuta meno l’attività, come ha chiarito il Consiglio di Stato, è venuto meno anche l’interesse pubblico e la sussistenza stessa della concessione. Soddisfatto  il consigliere di opposizione di Sala Consilina Michele Galiano che nella scorsa consiliatura , quando venne vennero messi i presupposti per la sentenza di questi giorni, era assessore. “ Il procedimento amministrativo non era mai stato chiuso-ha detto – Dal 1996, da quando Vincenzo Rivellese scoprì la proprietà comunale dell’area, fino  al 2019 , per ben 23 anni , c’è stata inerzia. L’amministrazione Cavallone,  su mio impulso, ha deciso nel 2019  di impugnare gli atti e grazie a questo adesso potremo rientrare in possesso della struttura. Si spera che chi governa ora a Sala Consilina porti avanti questa opportunità”.
Per acquisire il bene concretamente,  bisognerà molto probabilmente andare ad effettuare un’esecuzione forzata. Intanto il Comune di Sala Consilina è in causa anche per un’altra situazione simile: rientrare in possesso dell’area al fianco dell’asilo nido di San Rocco a suo tempo concessa alla Sip per una centrale telefonica.