A Policastro tornano in azione le ruspe per l’abbattimento delle baracche ritenute dal Comune abusive. Dopo una lunga pausa il mezzo meccanico si è fatto rivedere su una delle strade che conducono a mare ed ha buttato giù alcuni manufatti in lamiera. Questa volta non ci sono state contestazioni da parte dei proprietari dei terreni, al contrario di quanto accaduto in passato. Difatti, sono diverse le cause in corso contro i vari provvedimenti eseguiti dall’Ente Locale per la riqualificazione del fronte mare: ordinanze di demolizione, minacce di espropri e diniego del condono. La scorsa settimana una ruspa ha eseguito le demolizioni disposte dal Sindaco Giovanni Fortunato in un clima di grande serenità. Non si è reso necessario nemmeno l’intervento dei Carabinieri per garantire la pubblica sicurezza. Il primo cittadino ha potuto anche guidare per alcuni istanti e in tranquillità il braccio meccanico. Ha buttato giù alcune delle strutture in lamiera appoggiate su una piccola struttura in cemento e poi è sceso dalla ruspa cedendo il posto all’operai addetto ai lavori di abbattimento. L’irruzione della ruspa nel cuore della cittadina rivierasca è stata interpretata da molti come una mossa politica pensata dal Sindaco per iniziare ad attrarre su di lui l’attenzione degli elettori in vista delle elezioni regionali. Fortunato è tra gli aspiranti alla corsa con Fratelli d’Italia. Partito in cui è approdato dopo la sua esperienza con F.I. Al suo leader Silvio Berlusconi alcuni anni fa l’amministrazione Fortunato conferì la cittadinanza onoraria. Che il Cavaliere non è ancora passato a ritirare. L’unico dato certo rispetto alle operazioni contro i manufatti in riva al mare, ritenuti abusivi dal governo cittadino, è che rientrano nell’ampio progetto di riqualificazione del fronte mare che prevede lo sgombero dei terreni che affacciano sul Golfo di Policastro e la successiva costruzione di strutture turistico-ricettive. Un percorso ancora intralciato da procedimenti giudiziari contro i quali il Comune continua a reagire convito di essere dalla parte della ragione.
antonietta nicodemo