Incendi negli ospedali, SOS nel salernitano.

Il terribile incendio all’ospedale di Tivoli rilancia l’attenzione sulla sicurezza delle strutture sanitarie anche nel salernitano. In una lettera inviata al direttore generale dell’Asl di Salerno, il segretario provinciale dell’Ugl Salute provinciale, Luigi Marino, ha dato il via al pressing per rafforzare le misure di prevenzione  e garantire le condizioni di sicurezza antincendio. Inevitabile infatti confrontarsi con quanto accaduto a Tivoli. Si ha a che fare con piccoli ospedali, dove gli investimenti sono al lumicino e i rischi aumentano, e situazioni simili nel salernitano ce ne sono . Allo stesso ospedale di Sapri in passato è  scoppiata la polemica per la presenza di cumuli di rifiuti nei pressi della struttura, poi, dopo il clamore, prontamente rimossi. Solo nel 2022 furono diverse le segnalazioni per l’immondizia dinanzi a Tanatologia e nel piazzale dell’Immacolata. Immacolata che, come l’ospedale di Polla  solo qualche tempo fa, nemmeno a farlo apposta, era stato accostato al presidio di  Tivoli figurando tra gli otto peggiori ospedali d’Italia, nella rilettura a rovescio dei dati Agenas sulle performance degli ospedali,  proprio in questi giorni rispuntata dal cassetto. Imprevisti punti di contatto che spingono però  ad  interrogarsi sulla sicurezza anche dei piccoli ospedali salernitani come ha fatto la UGL Salute che all’Asl di Salerno ha proposto di assegnare un addetto al servizio di prevenzione e protezione ad ogni Distretto sanitario, con l’obiettivo di garantire la sicurezza antincendio in tutte le macrostrutture aziendali. Da questo punto di vista l’UGL fa sapere che ci sarebbero 27 tecnici addetti al servizio di prevenzione e protezione, risultati idonei alla selezione interna, nel 2019. “Le strutture sanitarie- ha detto il segretario  provinciale Marino.- sarebbero così più sicure ma anche più pronte in caso di emergenza”.