Camerota, ” Esplosioni sulla Mingardina per costruire un parcheggio”. Domani udienza al Tar.

Il 19 marzo il Tar entrerà nel merito del ricorso presentato dal comune di Camerota contro il ministero della cultura, quello dell’ambiente, la soprintendenza e il parco del Cilento. Pomo della discordia i lavori fatti eseguire lo scorso anno in somma urgenza dal sindaco Mario Scarpitta per la messa in sicurezza per della strada costiera Mingardina. Nel mirino dell’Ente Locale, in particolare l’ordinanza con la quale la soprintendenza disposte l’immediata sospensione dei lavori di “somma urgenza” sul tratto di strada in questione consentendo “ solo   la rimozione ‘chirurgica’ dei massi in imminente pericolo di crollo e nella pulizia della carreggiata dal materiale lapideo” e il divieto di utilizzare tale materiale per la messa in sicurezza della costa dall’erosione marina. Dunque i massi rimossi non dovevano essere posizionati sulla spiaggia sottostante. Il comune si è opposto e domani il Tar entrerà nel merito della vicenda. Contro l’Ente e dalla parte dei ministeri si sono schierate le associazioni Italia Nostra e Per un comune migliore, che saranno assistiti dall’avvocato Adolfo Scarano. Per gli ambientalisti le intenzioni del sindaco non erano quelle di mettere in sicurezza lastrada. “ L’obiettivo di Scarpitta – chiarisce Scarano – era di realizzare un parcheggio in quel tratto di rotabile dove insiste un solo lido che nel 2023,  dopo i lavori cosiddetti di somma urgenza, se ne è ben servito “ . A sostegno di questa tesi saranno forniti ai giudici del Tar documenti e foto.  Sui lavori effettuati sulla Mingardina e che hanno interessato anche il costone roccioso che la sovrasta, resta aperta l’ inchiesta giudiziaria della Procura di Vallo della Lucania, ci sono già degli indagati.