Battipaglia. Il caso della bimba di 19 mesi in rianimazione al “Santobono” finisce in Procura.

Continuano le polemiche intorno al caso della bambina di 19 mesi di Battipaglia, finita in rianimazione al “Santobono” di Napoli, dopo essere stata messa in attesa da un pediatra dell’ospedale battipagliese “Santa Maria della Speranza”. A tenere alta l’attenzione su questa vicenda, è ora l’Associazione Codici che ha presentato un esposto in Procura per approfondire la storia denunciata dal padre della bambina sui social. La piccola, la sera del 3 dicembre scorso, è arrivata al Pronto Soccorso del nosocomio di Battipaglia con difficoltà respiratorie, e nonostante la preoccupazione manifestata dai genitori, secondo quanto raccontato dal padre della bambina, il pediatra di turno ha dato la precedenza a un’altra piccola paziente, a suo avviso più grave. Nel frattempo, però, le condizioni della bambina di 19 mesi si sono ulteriormente aggravate, tanto da indurre i genitori a trasportarla in macchina al “Ruggi” di Salerno, non prima di aver denunciato il caso ai Carabinieri telefonicamente. Arrivata al nosocomio salernitano, le è stata riscontrata una concentrazione bassa di ossigeno e successivamente, visto il complicarsi del quadro clinico, è stata trasferita al “Santobono” di Napoli, dov’è tuttora ricoverata in rianimazione. L’Associazione Codici ha chiesto accertamenti e chiarimenti riguardo questa vicenda “Quanto raccontato dal padre della piccola è grave.” ha affermato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici “Le emergenze sono situazioni delicatissime, ma qui sembrerebbe che il caso non sia stato gestito in maniera corretta, anche sul piano umano”. In merito a questa storia, l’Asl di Salerno non si è ancora pronunciata, ma dopo l’esposto in Procura di Codici potrebbe essere chiamata a farlo in altre sedi.