“Lascio dopo 4 anni Sala Consilina, una piazza che mi ha dato tanto”. Sono queste in estrema sintesi le parole espresse da Paola Colarusso, capitano e schiacciatrice dell’Antares Puntotel, che per il terzo anno consecutivo si appresta ad affrontare il campionato di volley di serie A2 femminile. E pensare che solo pochi giorni fa il neo gruppo dirigente, aveva detto che nella rifondazione della squadra la pallavolista di Maratea, doveva essere uno dei pochi se non proprio l’unico punto fermo su cui rifondare la squadra. Evidentemente non la pensava allo stesso modo la schiacciatrice della cittadina tirrenica, la quale ha deciso di sposare la causa del Crovegli Reggio Emilia, un team che può essere considerato di seconda fascia e non certo tra i top della categoria. Al di là delle dichiarazioni positive rilasciate al momento dell’abbandono, cosa abbia spinto l’ex capitano delle biancorosse salesi a lasciare l’Antares, non è facile capirlo. Alla base della decisione potrebbe forse esserci la non npiena convinzione del nuovo progetto che la società valdianese sta portando avanti, ma il tempo chiarirà quelle che al momento sono solo supposizioni. Di certo c’è che con la partenza di Paola Colarusso, se ne va una delle beniamine dei tifosi. Una brava pallavolista che si era fatta amare da tutti e non solo per la sua capacità di interpretare le gare, ma per essere un punto di riferimento nello spogliatoio. E con Paola, lasciano il club salese anche i genitori della schiacciatrice, il papà apprezzato medico, sempre molto vicino alla società sia dal punto di vista professionale che di consulente sportivo, ed anche la mamma che, nella seconda parte della scorsa stagione, dopo le dimissione del medico sociale Mario Gagliardi, è andata a ricoprire il delicato ruolo nei quadri societari. Insomma un vero peccato. Ora alla luce di queste partenze, per il neo presidente Daralla e per i suoi più stretti collaboratori, una grana in più nella ricostruzione del progetto Antares.
Roberta Cosentino