Proseguono le indagini sulla partita Salernitana-Sampdoria, degenerata al 66’. Ore di filmati sotto la lente degli inquirenti: le telecamere dello stadio Arechi hanno ripreso in dettaglio quanto accaduto. Durante la gara, un gruppo di tifosi ha lanciato fumogeni, petardi e sediolini in campo, tentando anche di sfondare uno degli accessi al terreno di gioco tra la Curva Sud e la tribuna.
I filmati hanno inoltre documentato l’aggressione di un tecnico da parte di un tifoso salernitano. I video sono ora al vaglio della Digos della Questura di Salerno, con il supporto della squadra anticrimine, per identificare i responsabili dei gravi disordini che hanno portato alla sospensione del match e alla retrocessione della Salernitana in Serie C.
Alcuni di loro sono stati già identificati, grazie anche al fatto di aver agito a volto scoperto. I soggetti riconosciuti rischiano denunce penali e l’applicazione del divieto d’accesso agli impianti sportivi. Ma non è finita qui: sono attese ulteriori misure sia da parte della giustizia sportiva che da quella ordinaria. Nel frattempo, la Lega di Serie B si è già espressa: il giudice sportivo Ines Pisano ha assegnato la vittoria per 3-0 a tavolino ai doriani e ha disposto la squalifica dello stadio Arechi per le prime due gare del prossimo campionato.
Sul fronte societario, dopo la serata degli orrori di domenica scorsa, il presidente Danilo Iervolino e l’amministratore delegato Maurizio Milan hanno già tracciato le prime linee del futuro: via il direttore sportivo Marco Valentini e l’allenatore Pasquale Marino. La Salernitana tenta di reagire così con responsabilità e scelte nette alla crisi che sta attraversando.
Pasquale Bortone