Centola, arresto in carcere per il 28enne albanese ferito nel tentato furto. Ieri l’autopsia sul complice.

Primo provvedimento nel caso del furto con sparatoria a Foria di Centola. Il primo luglio i Carabinieri della Compagnia di Sapri hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip di Vallo della Lucania che dispone l’arresto in carcere per il 28enne albanese ricoverato al Cardarelli di Napoli dopo le ferite riportate a seguito del colpo. Le accuse nei suoi confronti sono di tentato furto, rapina impropria e porto di arma comune da sparo per quanto compiuto insieme ad altri due complici di cui uno deceduto.  E nella stessa giornata è stata eseguita anche l’autopsia sul corpo del 26enne che era della partita quella sera. Secondo i primi accertamenti sarebbe stato ucciso sul colpo perché raggiunto da alcuni pallini della cartuccia per cinghiali esplosa dal fucile dell’imprenditore Aurelio Valiante . Sarebbe stato attinto, mentre era in fuga, da dietro, tra la schiena e il fianco. Il colpo ha coinvolto organi vitali. L’esito di questi accertamenti compiuti dal medico legale Francesco Lombardo assieme a quelli balistici eseguiti dal Sis, il reparto scientifico di Salerno, saranno fondamentali per contribuire a chiarire meglio la dinamica di quanto avvenuto e le relative responsabilità. La salma di Rivaldo Rusi è stata liberata ma resterà all’ospedale di Vallo fino all’arrivo del nulla osta dal Consolato albanese. Dopo l’esame autoptico alla moglie  che ne aveva denunciato la scomparsa portando alle indagini che hanno consentito di scoprire il cadavere occultato, e ad altri familiari presenti è stato permesso di vedere il corpo del congiunto.