
Dolore e commozione ad Agropoli per l’ultimo saluto a Manola Maira, la giovane 35enne originaria del napoletano ma da tempo residente in Cilento, che lunedì sera è deceduta mentre era in macchina con la madre in via Risorgimento. La Chiesa Santa Maria delle Grazie era gremita per ricordare una donna solare e piena di vita, che lascia una figlia piccola nelle mani dei familiari, ancora sconvolti per la tragedia che li ha colpiti. Un dramma doppio se si pensa che Manola in grembo aveva un altro bimbo. Una gravidanza scoperta da pochi giorni e che sicuramente avrebbe portato tanta gioia in famiglia, ma invece ora è il tempo delle lacrime per aver perso una mamma sempre col sorriso sulle labbra e una grande lavoratrice. Un dolore misto a rabbia, perché ancora una volta si fa avanti la polemica sull’ospedale di Agropoli, che probabilmente, se fosse stato a pieno regime, avrebbe potuto salvare la vita della giovane donna. Manola è morta infatti presso il presidio agropolese, dove i sanitari della Croce Rossa, invece di arrivare fino al “San Luca” di Vallo della Lucania, come da prassi in casi come questo di codice rosso, avevano deciso di fare sosta viste le gravi condizioni della 35enne. Una decisione comunque vana, perché il cuore di Manola ha smesso di battere poco dopo essere stata intubata.