L’affascinante location delle Gole del Mingardo, con il palcoscenico montato nelle acque del fiume, ha ospitato “La Ballata delle Spose Infelici” di Pasquale Carelli, opera ambientata all’epoca del Decennio Francese che partendo dalla vicenda dei briganti fa rivivere i patimenti e i dolori sopportati dalle donne del tempo, costrette a sposarsi con uomini che avevano il triplo dei loro anni o a rinchiudersi in convento per volontà del padre padrone.
Si parla di donne, limitate allo spazio domestico e alla campagna, private di ogni tipo di libertà e sottoposte alla dispotica potestà del marito, del quale spesso erano vittime. Il tutto reso più suggestiva dagli effetti scenici, la musica e la bravura degli interpreti, il più piccolo dei quali di soli 10 anni: lo spettatore è stato catapultato in un’altra epoca, lungo i sentieri che da Poderia raggiungono Roccagloriosa e Torre Orsaia, tra emozioni inedite e una spettacolare location naturale.
Con “La Ballata delle Spose Infelici” sono stati toccati temi delicati ma con grande sensibilità, grazie alla scrittura di Pasquale Carelli, la regia di Luca Rinaldi e la rappresentazione messa in piedi dalla “Quinta Praticabile” di Genova, diretta dalla cilentana Modestina Caputo. Due serate magiche, dove si è respirato cultura e storia, nelle acque del fiume Mingardo.