<< No ai bazzelli della politica per favorire le proprie clientele. L’alta velocità deve passare da Sapri per rendere giustizia a un grande territorio. Tante le richieste per ottenere un incontro nei palazzi romani. Nessuno si è degnato di ascoltare le nostre proposte. E’ giunta l’ora di dare inizio alla lotta democratica >>. La rabbia prende il sopravvento e la diplomazia finisce in soffitta. Il comitato 1987 ha deciso di scendere in piazza a tutela della stazione ferroviaria saprese e del futuro dell’intero territorio del Golfo di Policastro. Per il comitato il tracciato che rivendica è meno tortuoso, include più territori ed è più equo nella distribuzione dei benefici che porterà la realizzazione della linea veloce. Chiedono che venga tenuta in considerazione l’alternativa 2 previsa dallo studio di fattibilità di Rfi: Battipaglia – Vallo di Diano – Sapri – Praia a Mare. Dopo mesi di incontri nulla è cambiato: << Alcuni sindaci – spiega il comitato civico – alcuni sindaci non hanno nemmeno approvato e inviato al Ministro la delibera con la nostra proposta, come se la cosa non riguardasse i nostri territori >>. I cittadini in agitazione hanno deciso di mettere da parte la diplomazia e di preparare una manifestazione di piazza contro una scelta, quella di escludere il Cilento dall’AV, ritenuta pericolosa per le future generazioni. Nei prossimi giorni si terrà una prima assemblea pubblica per l’organizzazione dello sciopero . Domenica prossima alle 17 in villa comunale a Sapri incontro pubblico per iniziare ad organizzare lo sciopero.
antonietta nicodemo