Dopo gli arresti ai domiciliari per corruzione, per il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato è arrivata la sospensione dall’incarico, a firma del Prefetto di Salerno. Un atto dovuto che porta alla guida dell’Ente il suo vice Virgilio Giudice. Il decreto cesserà qualora venga meno l’efficacia della misura restrittiva, a meno che il primo cittadino non decida di dimettersi per poter seguire serenamente la delicata vicenda giudiziaria, che coinvolge anche moglie, figli e parenti prossimi, oltre a tecnici e imprenditori di fiducia che avrebbe coinvolto, secondo la Procura di Lagonegro, nel sistema di gestione della cosa pubblica, “orientata al perseguimento di interessi privati “, per quanto riguarda il settore edilizio . Gli avvocati stanno passando al vaglio l’ordinanza del Gip, di 121 pagine, per valutare le mosse da compiere, partendo dalla richiesta di revoca dei domiciliari al Riesame. Non sarà semplice smontare le tesi formulate dal Gip per giustificare la misura restrittiva, che oltre al sindaco ha interessato l’imprenditore di Acerra Antonio La Montagna rappresentate della società immobiliare napoletana Forever Dreamers srl. A differenza di quest’ultimo, al sindaco è stato vietato anche di comunicare con l’esterno con qualsiasi mezzo, a partire dal cellulare, e con persone diverse da quelle con cui convive. Per Fortunato è stata infatti applicata la cautela di massimo rigore perché il rischio della reiterazione del reato è più alto, “ tenuto conto della conclamata abilità di strumentalizzare il ruolo di terzi, come il responsabile dell’ufficio tecnico e il progettista formalmente incaricato dai privati “ . Per il Gip era necessario impedire al sindaco l’accesso al suo studio di progettazione e agli uffici comunali e qualsiasi “ contatto con l’universo illecito intorno a lui gravitante “.Per gli inquirenti Fortunato aveva messo in piedi un sistema che gli consentiva di rilasciare concessioni edilizie illegittime e ottenere in cambio denaro o altri vantaggi. << Attraverso l’uso distorto del mandato elettivo ha trasformato un lembo del Golfo di Policastro nel mondo di Giovanni, ossia in un contesto delinquenziale del quale egli è il dominus assoluto e nell’abito del quale l’attività amministrativa è mossa da logiche parziali e dal conseguimento idi indebiti tornaconti >>, sono alcune delle motivazioni con le quali il Gip Guerino Francesco Gatto ha accolto la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dal Pm. L’episodio per il quale il sindaco è accusato di corruzione riguarda la presunta lottizzazione abusiva in località Torre Oliva, sequestrata nel luglio del 2023. Oltre al sindaco e a La Montagna sono indagati, per quell’episodio: il tecnico progettista di Agropoli Michele Galardo e un altro imprenditore di Acerra Nicola Tortora. Particolarmente significative le intercettazioni telefoniche di La Montagna mentre parla con Tortora: “.. là Giovanni tiene il potere… hai capito? Tutti i tecnici stanno con lui e non li paga..hai capito come li paga? Fai questo..fai quello… tu mi dai questo io ti do questo. Hai capito com’è, fa vedere la schiera… se state con me..avete… se non state con me non lavorate “ . In altre conversazioni, per far comprendere meglio il potere del sindaco afferma : “ non è malamente è delinquente però sta creando lavoro con la delinquenza sua. In tutto il Cilento sta facendo i lavori lui…da 50 anni lo chiamano il mullah “. Nel fascicolo più volte la moglie e i figli compaiono come committenti di lavori e proprietari di beni finiti sotto sequestro, uno dei figli anche come progettista, c’è anche suo fratello . Durante l’operazione del 2023 furono rinvenuti 113 mila euro nella casa del sindaco e 50 mila euro nella abitazione intestata ad uno dei suoi figli, ma nella disponibilità del padre. Di questi soldi 100 mila euro sarebbe la mazzetta che Fortunato avrebbe ricevuto da La Montagna per il rilascio del permesso a costruire in località Torre Oliva.
Tutto è iniziato nel 2022 con le dichiarazioni rese spontaneamente da un imprenditore che ha elencato i nomi dei professionisti e dei familiari coinvolti e il ruolo di ciascuno di loro ed ha anche parlato della tangente di 100 mila euro. << Si erano dotati anche di una macchinetta per verificare la validità del denaro >>. Una denuncia che la Procura non ha trascurato. L’indagine ha portato alla luce il presunto “ mondo fuorilegge di Giovanni “, che sembra segnare il suo temporaneo declino politico. Intanto martedì prossimo il consiglio comunale si riunirà per prendere atto della sospensione del sindaco da parte del Prefetto. C’è chi sostiene che possa dimettersi già nei prossimi giorni ma c’è anche chi è convinto che non lascerà l’incarico fino alla decisione del Riesame, al quale i suoi avvocati si rivolgeranno per la revoca dei domiciliari.