Per una presunta mazzetta di 100 mila euro è finito agli arresti domiciliari il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato. Stessa misura cautelare per un imprenditore napoletano, entrambi sono accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Due provvedimenti restrittivi che rientrano nella maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Lagonegro sulla gestione del settore edilizio, scattata nel luglio del 2023, con i primi sequestri in località Torre Oliva, dove sono state realizzate strutture turistiche. E’ proprio durante quella attività investigativa furono sequestrati, non solo i fabbricati in costruzione o ultimati, ma anche denaro in contante per un importo superiore ai 160 mila euro. Nel mirino della giustizia, finirono il sindaco, professionisti , imprenditori interessati a costruire in quel territorio. In particolare la società immobiliare napoletana “Forever Dream”, che ha commissionato i lavori sulla collinetta in località Torre Oliva . Ed è proprio il responsabile della società Antonio La Montagna di Acerra a finire, questa mattina all’alba, ai domiciliari insieme al sindaco Fortunato . Ad incastrare i due indagati : dichiarazioni di più persone informate sui fatti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, contenuti di dispositivi elettronici e le 16o mila euro venute fuori durante perquisizioni di locali e dell’abitazione del sindaco e di suoi familiari. Secondo la Procura i due titolari della società immobiliare, avrebbero corrisposto al primo cittadino, per il rilascio di un permesso a costruire in mancanza del preventivo e necessario piano di lottizzazione, l’importo di 100.000 euro, che Giovani Fortunato avrebbe ricevuto per il tramite del tecnico, incaricato dai due imprenditori napoletani, della progettazione di alcuni fabbricati.
Per una tangente di 100 mila euro per una lottizzazione abusiva, è finito agli arresti domiciliari il sindaco Giovanni Fortunato. Stessa misura cautelare per l’ imprenditore napoletano Antonio La Montagna, responsabile della società immobiliare Forever Dream. Entrambi sono accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Le due misure cautelari sono state eseguite ieri mattina all’alba dal comando provinciale della guardia di finanza di Salerno e dalla polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Lagonegro, che da due anni tiene sotto scacco la gestione comunale in materia edilizia. Una indagine inizia nel luglio del 2023, con i primi sequestri e denunce per la realizzazione di strutture turistiche, commissionati dalla società napoletana, in località Torre Oliva, affacciata sulla splendida costa della frazione Policastro. In quella occasione furono apposti i sigilli ai fabbricati in costruzione o ultimati e rinvenuti e sequestrati denaro in contante per un importo superiore ai 160 mila euro. Sotto inchiesta finirono il sindaco, professionisti, imprenditori interessati a costruire in quel territorio. Dopo una serie di accertamenti, la Procura ha le prove per dimostrare che almeno 100 mila euro di quel denaro rinvenuto durante le perquisizioni, sono soldi che i due titolari della società immobiliare, avrebbero corrisposto al sindaco Fortunato per il rilascio di un permesso a costruire in mancanza del preventivo e necessario piano di lottizzazione. Una tangente che il primo cittadino avrebbe ricevuto per il tramite del tecnico incaricato, dai due imprenditore, della progettazione di alcuni fabbricati. L’inchiesta si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi di dispositivi elettronici, dichiarazioni di persone informate sui fatti e perquisizioni domiciliari durante le quali furono rinvenuti e sequestri oltre 160 mila euro. Secondo le tesi del procuratore Gianluca Grippo il sindaco avrebbe sistematicamente interferito nell’attività degli uffici comunali, condizionandone l’operato per decidere a beneficio di quali imprenditori rilasciare titoli abilitativi a costruire e avrebbe indirizzato gli stessi soggetti economici ad avvalersi delle prestazioni professionali di tecnici di fiducia attraverso i quali ottenere denaro o altri vantaggi illeciti . << Grazie alle indagini complessivamente svolte – chiarisce il procuratore nella sua nota stampa – è stato possibile delineare l’esistenza di un sistema di gestione della cosa pubblica orientata al perseguimento di interessi privati >>. Ieri mattina oltre all’esecuzione delle due misure cautelari la guardia di finanza ha eseguito altre perquisizioni non solo in municipio presso le abitazioni dei due indagati ma anche in aziende e abitazioni di almeno due imprenditori locali e un tecnico comunale. A difendere Giovanni Fortunato, sono gli avvocati Felice Lentini e Vincenzo Speranza:<< E’ una questione molto delicata e complessa – afferma Lentini – che richiede una riflessione seria e serena, trattandosi di una vicenda che coinvolge anche istituzioni. Stiamo valutando gli atti e le cose che avremo da dire le esporremmo dinnanzi al tribunale del riesame >>. Nella mattina di ieri l’avvocato Speranza ha il sindaco presso la sua abitazione qualche ora dopo l’arresto, ed ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Le indagini in materia edilizia, coordinare dalla Procura Lucana, sono ancora in corso e continuano ad essere svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno, dalla guardia di finanza di Vallo della Lucania e quella di Sapri e dalla polizia giudiziaria della tenenza, e dal luglio del 2023 hanno prodotto svariati sequestri di fabbricati e terreni e numerose denunce . Sotto inchiesta sono finiti imprenditori, imprese di costruzione, tecnici comunali e anche familiari del sindaco. I reati accertati a carico delle persone denunciate sono diversi. Il sindaco Fortunato deve rispondere, tra le altre cose, anche di concussione, un reato per il quale il procuratore aveva chiesto l’arresto in carcere. Richiesta respinta dal Gip nel febbraio scorso, la Procura ha presentato appello.