Porti nel Golfo di Policastro, su Cronache nuove ombre sulla gestione. Nessuna smentita o rassicurazione dalle amministrazioni?

A Sapri la delibera contro la pubblicazione  di contenuti informativi distorti ha alzato un polverone e innescato un dibattito su libertà d’espressione e democrazia. Il provvedimento sembra fosse  stato preso, come hanno spiegato i consiglieri d’opposizione Vita e Nicodemo, in risposta ad un articolo di Cronache che adombrava presunte infiltrazioni della malavita nella gestione del porto di Sapri. Questa mattina lo stesso giornalista Antonio Manzo ha firmato un nuovo articolo  sul quotidiano dal titolo “Camorra e boss del mare, c’è lo stile Zagaria”, in cui parla di un’inchiesta della Procura di Lagonegro  sulla gestione delle aree portuali di Sapri, Marina di Camerota e Policastro e dove compaiono affermazioni molto forti  da cui emergerebbe una gestione della costa, cioè sia dei porti che delle varie concessioni demaniali, caratterizzata da presunte ingerenze dei clan, corredata dalla paura e l’omertà della gente, insomma un quadro apocalittico, non sappiamo fino a che punto attendibile, ma che al momento nessuno ha provveduto a smentire. Si parla nel virgolettato di “sorta di usucapione mafiosa della costa”  ma nessuno dei Comuni citati e affiancati nell’articolo, a arte un post del sindaco Scarpitta di qualche tempo fa,  ha pubblicamente contrastato questa lettura che c’è da dire solleva interrogativi e incute preoccupazioni. La delibera- bavaglio, licenziata dalla Giunta di Sapri, non è stata adeguatamente supportata da una comunicazione chiarificatrice  e da una decisa presa di posizione contro specifiche affermazioni, tanto che sono stati in tanti a temere di essere possibili destinatari del bavaglio. Ora l’inquietante articolo che getta un’ombra sull’intero Golfo di Policastro mentre nessuno alza un dito, e non per più o meno velate minacce, ma per rassicurare i cittadini.