Il prossimo 30 giugno scade l’ennesimo termine stabilito dalla Regione Campania per l’adozione dei Piani Urbanistici Comunali, a meno di nuove proroghe, la situazione resta ancora nell’empasse generale. La provincia di Salerno ha solo un 37% di Comuni con un Puc in vigore e un 25% con un Puc adottato. Nel Golfo di Policastro, fatta eccezione Sapri, dove il Puc è stato approvato nel 2021, San Giovanni a Piro, dove da anni vi è un Puc a crescita edilizia zero e Torre Orsaia, sono ancora molti i Comuni privi del nuovo piano urbanistico e con l’iter fermi a diversi livelli è il caso di Caselle in Pittari, Torraca, Vibonati, Ispani, Santa Marina, Centola e Camerota. La linea costiera senza regolamentazione urbanistica prosegue anche ad Ascea, a Casal Velino Capaccio e Pollica, con la sola eccezione di Agropoli che lo ha adottato nel 2020. Non va meglio nel Vallo di Diano visto che sono senza Puc Sala Consilina, Padula , Sanza e Atena Lucana. Nel Cilento invece Vallo della Lucania lo ha approvato nel 2016. Il 30 giugno dovrebbe esserci l’ultima scadenza ma molti Comuni se la stanno prendendo comoda in attesa dell’ennesima proroga dietro l’angolo, favorita da un affanno amministrativo o dalla volontà politica.
Secondo dati dell’Ance, al 31marzo scorso solo 199 Comuni della Campania, il 36%, avevano approvato il Puc e 148 Comuni (27%) lo avevano adottato, mentre 190 Comuni (il 35%) erano ancora in fase preliminare. Tenuto conto che la legge regionale che ha istituito i Puc è del 2004, nei 10 anni successivi l’avanzamento del loro processo di redazione, è stato pressocché nullo, per poi mostrare un trend positivo a partire dal 2015 ed un massimo registrato nel 2021. Ma i comuni continuano a mostrare difficoltà a completare l’iter.