Un vero e proprio terremoto giudiziario ha scosso l’intera filiera agroalimentare della Piana del Sele, tra Eboli e Battipaglia. La maxi inchiesta del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, che martedì ha portato all’arresto di 12 persone e al sequestro di oltre 9,6 milioni di euro, riguarda infatti l’OP Alma Seges, una delle realtà di eccellenza del territorio, fino ad ora indiscussa protagonista sui mercati nazionali e internazionali.
Ai domiciliari sono finiti 12 membri del Cda dell’impianto di via Campolongo a Eboli, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Unione Europea. Figura centrale dell’inchiesta sarebbe Aristide Valente, napoletano d’origine ma ebolitano d’adozione da quindici anni, deus ex machina della Alma Seges, ma tra gli arrestati figurano anche Gennaro Bianchino, noto titolare di un’azienda agricola, e Annamaria Cascone, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa e famosa in zona come “la signora dei fiori”, conosciuta a livello internazionale per la sua produzione di fiori eduli.
L’operazione delle Fiamme Gialle riguarda presunte irregolarità nell’accesso ai finanziamenti della PAC, la Politica Agricola Comune, ottenuti in maniera indebita dalla Alma Seges. Nel mirino le fatturazioni emesse dall’organizzazione, che non sarebbero state effettuate in nome e per conto della OP, ma riferibili direttamente alle singole aziende associate, violando così i criteri di tracciabilità e le disposizioni comunitarie. In totale sono 67 gli indagati e 27 le società coinvolte a vario titolo nel procedimento.