Sapri, sit-in a Salerno e Napoli per salvare il punto nascita. Lunedì si riuniscono i sindaci.

Una manifestazione di piazza e un sit-in  a Napoli sotto la sede della Regione Campania e a Salerno davanti la Prefettura. E’ l’ulteriore mossa pensata nel basso salernitano per scongiurare la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sapri. Tutto sarà meglio definito lunedì prossimo, durante la riunione del comitato dei sindaci del distretto sanitario 71. La decisione di trascinare la protesta per le strade cittadine e davanti ai Palazzi che contano arriva dopo settimane di incontri politici, istituzionali e pubblici. Riunioni che sono servite soltanto ad accertare il triste destino del reparto di maternità.  Questa volta, rispetto a tutte le altre, la soppressione sembra inevitabile. Ma non poteva essere altrimenti se si considera che da anni il punto nascita deve fare i conti con una forte carenza di medici che ha, inevitabilmente, ha  favorito una diminuzione dei numeri dei parti. Nel basso Cilento è iniziata la campagna di sensibilizzazione per favorire la presenza massiccia di cittadini alle manifestazioni di piazza a Sapri, Salerno e Napoli. Critici i consiglieri comunali di Sapri del centrodestra Emanuele Vita e Nicodemo Giudice: <<   È chiaro che il governatore De Luca, insieme al sistema PD provinciale e regionale che lo sorregge, cerca di strumentalizzare la questione giocando sulla salute dei cittadini del Golfo di Policastro. Ed è anche per questo motivo che per la presidenza della provincia di Salerno voteremo il candidato della nostra coalizione. Basta con questo sistema politico che mortifica il nostro territorio >>.