Il mandato dell’avvocato Marcello Feola a commissario del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è scaduto. Il Ministro all’ambiente deve decidere se prorogare il commissariamento o firmare il decreto per la nomina di Giuseppe Coccorullo a presidente dell’Ente di Vallo della Lucania. Il provvedimento è da giorni sul tavolo di Fratin, attende solo di essere sottoscritto, per chiudere una procedura iniziata nel gennaio scorso. Sono stati quattro mesi di scontri tra regione e Governo, finiti anche dinnanzi al Tar. Il presidente campano Vincenzo De Luca si è opposto ai due decreti di nomina del commissario Feola, spuntandola la prima volta ma non la seconda. Tant’è che l’esponente di Fdi è rimasto in carica fino alla fine del suo mandato. Il decreto per il commissariamento del Parco, a firma del ministro dell’ambiente, risale al 28 febbraio scorso, e affida l’incarico a Feola per sessanta giorni, “ prorogabile nel caso in cui – si legge nel provvedimento – non risulti concluso il procedimento preordinato all’insediamento del presidente. Considerando che il nome di Coccorullo ( Fdi ) ha superato tutti gli esami previsti dal regolamento, e che il decreto per la sua nomina è già redatto e fermo sulla scrivania del Ministro in attesa solo della firma è facile prevedere la fumata bianca già nelle prossime ore. Il diretto interessato è in continuo contatto con gli uffici ministeriali: << Il decreto di commissariamento è scaduto, e so che la procedura per la mia nomina – dice Coccorullo – è giunta al termine. Aspetto che il ministro firmi il decreto e subito dopo mi metterò al lavoro per definire una nuova strategia di sviluppo del territorio >>. Salvo nuovi colpi di scena, Fdi si insedierà alla guida del Parco del Cilento, e sarà il primo ente sovracomunale a sud di Salerno sotto la direzione di un partito del centrodestra, un’area politica in minoranza su tutta l’area protetta. E questo sembra già creare problemi nella scelta dei componenti del nuovo direttivo. Ma questo è un altro capitolo che si aprirà a breve.
Antonietta Nicodemo