Nuove scoperte alla Grotta della Cala a Marina di Camerota, importante sito archeologico che copre un arco temporale che va dal Paleolitico medio all’età del Bronzo. Uno studio pubblicato sulla rivista internazionale “Quaternary Science Reviews” ha permesso di datare, grazie a ricerche condotte con mezzi all’avanguardia, tra 40.000 e 37.000 anni fa l’arrivo di Homo sapiens appartenenti alla cultura aurignaziana, subito dopo l’eruzione dei Campi Flegrei.
Guidato da Armando Falcucci dell’Università di Tubinga, in Germania, e Adriana Moroni dell’Università di Siena, il team ha analizzato le tracce culturali nel sito degli scavi effettuati da Paolo Gambassini nel secolo scorso e dalla professoressa Moroni: si tratta di reperti litici, ossei e ornamentali. Le analisi mostrano comportamenti simbolici legati all’uso di conchiglie come ornamenti e, novità di rilievo, sono state riconosciute punte di corno con base fessurata, che costituiscono la presenza più meridionale di questo tipo in Europa.
Tali caratteristiche consentono di attribuire con sicurezza il complesso alla sua fase cosiddetta “Antica”. Gli studi hanno dunque riportato alla luce il ruolo chiave del Cilento nella diffusione dei primi Homo sapiens in Italia.
Pasquale Bortone