Da oggi il nome di Giuseppe Russo resterà per sempre impresso sulla sede del Distaccamento della Polizia Stradale di Sapri. Numerosissime le autorità militari, istituzionali e civili presenti alla cerimonia di intitolazione del presidio all’agente napoletano, morto a soli 24 anni, il 30 maggio del 1988, mentre era di pattuglia nella Città della Spigolatrice in sella alla moto d’ordinanza, travolto da un’auto. Russo è diventato uno dei simboli della Polizia di Stato per il suo sacrificio ma anche per la dedizione all’uniforme che indossava e Sapri non l’ha mai dimenticato. Il suo esempio è rimasto impresso della memoria del suo Corpo ma anche in quella dei cittadini sapresi, e da qui la volontà di ricordarlo per sempre.
Dopo la benedizione di una corona d’alloro, tanti gli intervenuti alla cerimonia, tra cui anche il nipote che non ha mai conosciuto lo zio ma che in suo onore porta il suo nome. Commovente la svelatura della targa da parte dei fratelli dell’agente Russo, all’ingresso del presidio della Polizia Stradale: un omaggio formale l’intitolazione, ma anche ricco di riconoscenza verso chi ha perso la vita per garantire la sicurezza di tutti.
Una cerimonia intensa, arricchita anche dalla presenza degli alunni della scuole sapresi e dagli studenti del Liceo Musicale della Città. Tanti gli intervenuti: questi i commenti all’emozionante giornata del Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro, Mons. Antonio De Luca, del Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, e del Direttore del Servizio Polizia Stradale, Santo Puccia.