Ben 31 i punti monitorati da Goletta Verde tra le province di Napoli, Caserta e Salerno, con più della metà risultati oltre i limiti di legge: questo l’esito del monitoraggio della storica campagna di Legambiente che ha l’obiettivo di fotografare lo stato di salute dei mari. In particolare, 15 punti di prelievo sono risultati entro i limiti di legge, ma il restante 52% è oltre i limiti.
In Provincia di Salerno, su un totale di 12 punti di prelievo, di cui 10 alle foce di fiumi e canali e 2 in mare, 7 sono risultati fortemente inquinati, tra cui la foce del fiume Irno a Salerno, del canale di scarico a Marina di Eboli, la foce del Solofrone tra Capaccio e Agropoli e quella del Rio Arena tra Castellabate e Montecorice. Due invece i punti inquinati, la foce del Picentino e quella presso il rio a Laura-Capaccio, mentre tre entro i limiti, la foce Capo di Fiume a Torre Licinella-Paestum, quella del Testene ad Agropoli e il mare di fronte alla foce del rio sulla spiaggia di Caprioli/Palinuro.
Nel report spazio anche alla depurazione in Campania, dove oltre il 90% del carico inquinante è convogliato in rete fognaria, mentre il restante o non è collegato o è trattato con sistemi individuali. A questo si aggiungono i carichi che confluiscono agli impianti di trattamento, attualmente in procedura di infrazione, pari al 68% del carico complessivo generato in Campania.