«Accuse fondate» ed «evidenza probatoria». Andrà a giudizio immediato davanti alla Corte d’Assise di Salerno, Marco Aiello, l’idraulico 39enne, finito lo scorso settembre in carcere con l’accusa di omicidio volontario con dolo d’impeto, per aver accoltellato e ucciso la moglie Maria Rosa Troisi all’interno della loro villetta a Battipaglia, in zona Lago.
Il gip Giovanna Pacifico ha accolto la richiesta del sostituto Procuratore Licia Vivaldi, in quanto le prove acquisite durante la fase di indagine sono talmente evidenti da imporre la celebrazione del dibattimento, che prenderà il via il prossimo 13 giugno, e in cui si valuteranno, nel merito, le responsabilità dell’imputato, per il quale l’accusa di omicidio è aggravata dalle circostanze di aver agito contro la moglie affetta da anni da sclerosi multipla.
La richiesta di giudizio immediato, senza passare dunque dall’udienza preliminare, ricostruisce nei dettagli le fasi precedenti il delitto, maturato dopo un lungo periodo di crisi tra i coniugi, iniziato a maggio 2023, e causato in particolar modo dal galoppante sospetto, da parte dell’imputato, di un presunto tradimento della donna.
Secondo il sostituto procuratore, l’uomo avrebbe ucciso la moglie senza alcuna premeditazione, ma il delitto è aggravato dall’azione contro la coniuge e le circostanze che avrebbero impedito una difesa da parte della vittima.