Continua a dare i suoi frutti l’indagine sul furto alla Chiesa di San Pantaleone nella notte del 1 febbraio 2017 . Dopo l’arresto nei mesi tra febbraio e giugnodi 7 membri della banda che mise a segno il colpo, questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, con l’ausilio dei militari del Comando Provinciale di Cosenza, hanno dato esecuzione a Cosenza e a Corigliano Calabro, all’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Vallo nei confronti di 5 cittadini romeni e 2 di nazionalità italiana, ritenuti tutti a vario titolo responsabili, in concorso tra loro, di “associazione per delinquere “. Altri 2 soggetti anch’essi di nazionalità romena e destinatari di provvedimenti restrittivi in carcere risultano irreperibili sul territorio nazionale. Si tratta di pluripregiudicati, accusati di aver programmato furti pluriaggravati soprattutto ai danni di esercizi commerciali, quali bar, rivendite di tabacchi, sale giochi, dandosi stabile organizzazione, con accurata ripartizione di compiti e dotazione di mezzi . Secondo la ricostruzione degli inquirenti operavano, tra ils ettmebre 2016 e il febbraio 2017 nei territori di Campania e Calabria, di qui il coinvolgimento dei carabinieri di Cosenza, in particolare a Diamante(CS), Belvedere Marittimo(CS), Fuscaldo(CS), Cassano lo Ionio(CS), Saracena(CS) e poi Lioni (AV), Morra de Sanctis(AV), e Mondragone(CE). Le attività tecniche hanno consentito di ricostruire la dinamica degli eventi. Sono stati così individuati gli indagati quali autori di almeno 10 episodi di furti, è stata accertata la loro presenza i sui luoghi del delitto, attraverso l’analisi dei dati relativi al traffico telefonico rilevato nella suddette località e sono stati rintracciati in Italia i destinatari delle misure cautelari.